Ansia, insonnia, nervosismo, spossatezza eccessiva, leggera depressione: sono questi i sintomi con cui si presenta la sindrome da rientro. Chi ne soffre, si sente incapace di concentrarsi, appesantiti, schiacciati dal senso di responsabilità e dai compiti incombenti. Un senso diffuso di malessere è spesso accompagnato da irritabilità e sbalzi d’umore repentini.
Esistono delle strategie per fronteggiare la sindrome da rientro:
• Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro.
• Rientrare dalle vacanze alcuni giorni prima per smorzare l’impatto con la vita cittadina. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente.
• Fare attività fisica aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
• Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, nelle giuste quantità, pasta, pane e frutta.
• Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell’ufficio può mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all’aria aperta.
• Prendersi delle pause frequenti: bastano quindici minuti ogni due ore per far riposare gli occhi e spezzare l’intensità del rientro.
• Niente tecnologia a letto perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno.
RIENTRO DIFFICILE ANCHE PER I RAGAZZI
Non solo gli adulti. Ansia, spossatezza, nervosismo e sbalzi d’umore colpiscono anche i più piccoli e sono i principali sintomi di quella che gli esperti chiamano «sindrome da rientro», che colpisce circa uno studente su due al termine delle vacanze estive. Per contrastare questi disturbi e riacquistare l’equilibrio psicofisico è fondamentale seguire prima di tutto un’alimentazione bilanciata: consumare pasti a base di pollo o pesce, accompagnati da verdura cruda o cotta, frutta e pane.
ANCHE IL MOVIMENTO è UTILE IN VISTA DELLA RIPRESA
Se una dieta corretta è indispensabile per aiutare bambini e ragazzi nella ripresa, lo è altrettanto rispettare alcune semplici regole. Innanzitutto muoversi all’aria aperta. L’attività fisica aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio la notte. La luce del sole inoltre mette di buon umore ed aiuta ad essere più rilassati.
Parola d’ordine? Gradualità.
Riappropriarsi dei ritmi e della routine cittadina richiede tempo ed è importante non strafare, non imporre ai bambini da subito programmi troppo serrati e non perdere di colpo la giocosità tipica del tempo libero.
Il rientro dalle ferie andrebbe programmato qualche giorno prima dell’inizio della scuola o del lavoro per abituarsi gradualmente ai ritmi cittadini. Fondamentale anche andare a letto la sera a orari regolari e mai troppo tardi, come accade spesso in vacanza.